Racconto – Ricardo Monge
Viaggiatore: Ricardo Monge
Viaggio: LANDMANNALAUGAR 2012.
Categoria: racconto vi riportero’ le pagine del mio diario di viaggio al grande trekking del Landmannalaugar 2012,nello specifico quelle scritte il penultimo giorno di trekking,dopo l’ultima grande ascesa al vulcano.il viaggio e’ stato reso durissimo a causa delle continue ed incessanti piogge che per tutta la settimana ci hanno accompagnato.sono righe buttate giu’ allora.ve le riporto pari pari senza modifica alcuna.quindi vi prego di scusare forma,sintassi e ripetizioni.
buona lettura.
GIORNO 6 ORE 16:46
SONO INFREDDOLITO PER ESSERE STATO MEZZ’ORA FUORI BEVENDO RHUM.IL MORALE E’ ALLE STELLE.DOPO UN’ULTIMA PIOGGIA SIAMO ARRIVATI ALLA CAPANNA DI MONTAGNA.LO SPAZIO E’ IL MINORE DI TUTTI,MA SAPPIAMO DI AVER TERMINATO LE FATICHE E DOMANI CI ASPETTANO SOLO PIU’ 14 KILOMETRI PER ARRIVARE AL MARE.DOMANI POMERIGGIO SALTEREMO SU UN BUS CHE CI RIPORTERA’ ALLA CIVILTA’.CIVILTA’ CHE ABBIAMO SPESSO DENIGRATO,MA CHE ORA CI MANCA COME MAI PRIMA.ADESSO SIAMO QUI,LE SENSAZIONI DI CALDO E ASCIUTTO CI PAIONO UN MIRACOLO.TRA QUALCHE GIORNO CI SEMBRERA’ DI NUOVO QUALCOSA DI SCONTATO.ANZI,PROPRIO NON CI PENSEREMO,RIPRENDENDO LA NOSTRA VITA FACILE E SBUFFANDO E LAMENTANDOCI PER DETTAGLI CHE QUI NEMMENO ESISTONO.NEMMENO CON LA FANTASIA.SPERO VIVAMENTE CHE QUESTA ESPERIENZA SERVA A FARMI CAPIRE CHE CI SONO LUSSI COME CASA,CIBO,RISCALDAMENTO CHE TROPPO SPESSO,ANZI SEMPRE,DIAMO PER SCONTATI.CI SONO PERSONE CHE RIDONO E RINGRAZIANO PER UN PASTO CALDO.NOI L’ABBIAMO FATTO PER 6 GIORNI.SPERO NON LO DIMENTICHEREMO.LA COSA PIU’ INCREDIBILE DI QUESTO VIAGGIO E’ CHE I POSTI MERAVIGLIOSI CHE ABBIAMO VISITATO NON SONO I PROTAGONISTI,MA SOLO UNO SFONDO DI TUTTE LE EMOZIONI,LE DIFFICOLTA’,LA RABBIA,LA FATICA E LA GIOIA CHE ABBIAMO PROVATO.UNO SFONDO IMPOSSIBILE ANCHE SOLO DA IMMAGINARE,MA PUR SEMPRE UNO SFONDO.CREDO CHE NON CI SIA MODO MIGLIORE PER VISITARE UNA TERRA COME QUESTA SE NON VIVERLA,ODIARLA,PATIRLA.INSOMMA AMARLA.OGGI SENTIVO PARECCHIO DOLORE AL POLPACCIO SINISTRO.DOPO 2 ORE HO PRESO UNA BRUTTA BOTTA CONTRO UNA ROCCIA SPORGENTE E ORA IL GINOCCHIO MI FA PARECCHIO MALE.INIZIA A GONFIARE.I PIEDI VANNO BENE,NONOSTANTE UNA VESCICA AL TALLONE SINISTRO E IL SOLITO MIGNOLO DESTRO CHE FA MALE.TUTTAVIA MI SENTO FORTUNATO.SE OGGI FOSSIMO ARRIVATI BAGNATI COME AL GIORNO 3,CREDO CHE AVREMMO PERSO LA TESTA,DATE LE DIMENSIONI RIDOTTISSIME DELLA CAPANNA DOVE ALLOGGIAMO.PER FORTUNA CALZINI MUTANDE E MAGLIA DI SOTTO ERANO ANCORA ASCIUTTI ALL’ARRIVO.GLI STRATI ESTERNI,COME SEMPRE,FRADICI.BUONA NOTIZIA:GRAZIE ALLE PIOGGE CHE TANTO ABBIAMO ODIATO,IL CONTAINER DELL’ACQUA E’ PIENO,QUINDI NON DOBBIAMO SCIOGLIERE LA NEVE.ABBIAMO (UN PO’) DI ACQUA DAL CONDOTTO.GODIAMOCI QUESTO MOMENTO,IN UNA CAPANNA SULLA PUNTA DI UN GHIACCIAIO ISLANDESE,A DUE PASSI DALLE LINGUE DI LAVA DI UN VULCANO CHE SOLO 2 ANNI FA’ PARALIZZO’ MEZZO MONDO.E NOI SIAMO QUI.NON A VEDERE.NON A VISITARE.A VIVERE!!!!!!!!!!!!!!!!
