Mimma Squillaci

Sono  anni che il mio sogno ricorrente è un viaggio nella magica  Islanda, ma ecco che il 21/08/2018 il sogno diventa realtà. Mi trovo su questa splendida Terra di ghiaccio e di fuoco.

Ad attenderci il nostro autista che ci accompagnerà in albergo e che ci comunica: “Incontro con la nostra guida David alle 6,55 e via …..”  Trekking di Landemmalaugher.

 

Il trekking dello zaino preparato con attenzione: metti…, leva…, pesa…, fino a raggiungere il peso desiderato: circa 8 Kg.

 

Il trekking dei dubbi: 85 km in 6 giorni con dislivelli fino a 1000 metri: “non ce la posso fare”, “ce la posso fare”. Si, i dubbi di un’avventura  con un gruppo di persone più giovani,    con uno zaino sulle spalle, su un terreno sconosciuto.

 

Il trekking dello spirito di adattamento, dell’essenziale e lontana dai confort di casa, dell’aria fresca e pulita, del silenzio che mi circonda e della solitudine che mi consente di ritrovare me stessa.

 

Il trekking delle emozioni in un paesaggio dai mille colori: il verde muschio che ricopre le montagne, il tenebroso nero della lava e della sabbia,  il grigio delle rocce di basalto, il candore della neve e dei ghiacciai, le diverse sfumature di colori delle montagne: verde, marrone, rosso, avorio. L’energia dell’acqua gelida dei fiumi e delle cascate. Il mutare del tempo e delle temperature: sole, pioggia, vento, grandine.

 

Il trekking in cui:

mi sono rilassata  nelle calde acque del fiume Landmannalaugar,

ho osservato le fumarole che testimoniano l’attività vulcanica sotterranea,

ho camminato sulla neve, sui ghiacciai e sul deserto di sabbia nera,

ho attraversato ponti di legno sui fiumi,

ho guadato fiumi e torrenti dall’acqua gelida fino al ginocchio,

ho ammirato magici arcobaleni,

ho salito montagne fino a trovarmi tra i due ghiacciai impronuciabili: Myrdallsjokull e Eyjafjallajokull,

ho toccato la lava delle due fratture vulcaniche del 2010,

ho  percepito l’energia dell’acqua delle 24 cascate,

ho disceso i 400 scalini finali  per raggiungere la cascata di Skogar e la fine di questo impegnativo, ma meraviglioso trekking.

Il trekking della risposta “ce l’ho fatta”. La fine del trekking e l’emozione è tantissima, un abbraccio ai compagni di viaggio, le lacrime  scendono e non riesco a trattenerle, cerco di isolarmi per vivere questo  momento indimenticabile sola con  me stessa e ancora oggi  rivivo quell’emozione ogni volta che penso, che racconto o che guardo le fotografie di questa grande avventura nella “Terra di Ghiaccio e di Fuoco”

 

GRAZIE ISLANDA.

La Spezia, 20/09/2018

Mimma Squillaci